Delia Paciello è diventata negli
ultimi anni un’icona della tivù campana: giornalista sportiva e conduttrice
televisiva di grande successo, con il suo programma Delietta Gol sull'emittente interregionale Tele A ha riscosso
ancora una volta grande approvazione da parte del pubblico. Nell'ultimo sondaggio online indetto dal quotidiano nazionale Il Mattino è stata votata a furor di popolo come telegiornalista preferita del Napoli: è lei la più amata della Campania. Bella, bionda, fisico mozzafiato
e sempre sorridente tanto che il suo buonumore diventa subito travolgente:
forse anche la sua empatia fa parte del segreto del suo successo. Corrispondente da Napoli di Sportitalia e autrice di articoli di gran risalto
su Il Mattino, con lo stop al calcio durante l'emergenza coronavirus si è ultimamente impegnata in nuovi
format come Delietta Home dando spazio ad argomenti di attualità, politica, e
temi sociali ancora più vivi nell'ultimo periodo, e ora si racconta ai nostri
microfoni:
-
Delia, come affronti questo momento storico
particolare?
In genere sono io a fare domande e interviste, strano trovarmi dall'altra parte. Ma fa sempre piacere fare una chiacchierata fra colleghi. A dire il vero, vivendo da sempre
in maniera molto frenetica, questo periodo mi è servito per dedicarmi anche ad
alcuni hobbies e godermi un po’ la casa, che in passato vedevo ben poco, fra
mille impegni soprattutto lavorativi. Smartworking, allenamento in casa, cucina,
libri, lavoretti in casa, e tante stories su Instagram per restare in contatto
con il pubblico e con gli amici: così si sono svolte più o meno le mie
giornate. C’è stato modo di riflettere, di riorganizzarsi: ora ci avviamo
lentamente a una ripartenza, aspettando di capire anche cosa avverrà nel mondo
del calcio. È una realtà che ovviamente mi manca molto, è una mia passione ed è
diventata anche un lavoro, ma bisogna fare massima attenzione in questa fase e
ci sono esperti che studiano le migliori soluzioni per ricominciare in
sicurezza: aspettiamo i primi dati della fase due per capire come si procederà
anche nello sport.
-
Il tuo lavoro a contatto con il campo, i
giocatori, l’ambiente del calcio, ti manca?
Certo che mi manca, è un lavoro che
mi regala grandi emozioni e che svolgo con passione. Ho lottato molto per
guadagnare i miei spazi in questo ambiente, essendo donna non è facile.
- Sappiamo infatti delle tue lotte contro le
discriminazioni sessiste, contro la superficialità legata all’immagine e al
ruolo della donna nella società. Quali sono le tue esperienze?
Stai toccando un argomento che mi
sta molto a cuore: è vero, mi batto quotidianamente contro il sessismo che si
manifesta in molti modi, in maniera subdola. Una donna in determinati ambienti
deve dimostrare sempre di più di un uomo e non è libera di esprimersi e
mostrarsi come vuole. Le donne vengono sminuite continuamente se indossano una
minigonna, sono vittime dell’immagine. E non sappiamo neanche fare gruppo: spesso
ci si attacca fra donne, schiave di concezioni arcaiche dove per essere professionali
bisogna avere le sembianze di un uomo, nascondere ogni forma femminile, come se
fosse un peccato, una deficienza essere donna in un ambiente come quello del
giornalismo, ad esempio. Come se ci fosse l’immagine a cui una giornalista deve
rispondere, e non importa la preparazione, la competenza: molti si fermano all’aspetto
per giudicare. È un mondo strano. Porto anche l’esempio del caso Botteri, allo
stesso modo una giornalista più volte attaccata perché “non si può fare la giornalista
in quel modo”. L’immagine è ancora più forte del contenuto, ahimè, e tanti si
basano ancora su questa. A una donna basta una foto in minigonna o avere un
capello spettinato per essere giudicata sulla professionalità e sulla
personalità. Abbiamo ancora tanto da imparare.
-
Sicuramente, hai offerto tanti spunti per
riflettere. In questo periodo oltre ad appoggiare diverse associazioni nella
lotta contro la violenza sulle donne, so che hai appoggiato anche diverse
attività di beneficenza…
Napoli è una città dal grande
cuore, ed è la mia città. Qui in tanti si sono mossi per aiutare durante questo
periodo di crisi, e continuano a farlo. Sono queste le cose che mi piace
raccontare.
-
Una curiosità per i tuoi numerosi fans: vediamo
nelle tue storie sui social il tuo gatto, e ridendo e scherzando sulla
questione “congiunti”, in tanti vorrebbero sapere della tua vita sentimentale.
In passato si parlava anche di una relazione con un noto calciatore, vuoi dirci
qualcosa in più e raccontarci com’è andata in realtà?
La vita
privata è vita privata, e non amo renderla pubblica. Purtroppo una delle
conseguenze del fatto di lavorare in questo ambiente è che spesso a una giovane
donna vengano affibbiate storie non vere. Ho stretto amicizia con diversi calciatori, con uno in particolare ho davvero un'amicizia fraterna, lo conobbi ad una festa di amici in comune ancora prima di intraprendere la mia carriera da giornalista e con lui ho ancora un ottimo rapporto. Ma poi purtroppo le cose vengono sempre
alterate anche dai colleghi a cui piace inventare di gossip, a Napoli forse ancora di più. Sul lavoro sono sempre molto
professionale, e non bisogna mai confondere vita privata e lavoro. Oggi in ogni
caso sono felicemente impegnata, siamo innamoratissimi… e lui non è un
calciatore!
Non vuoi farci nomi?
Assolutamente no, vi lascio la curiosità.
Non vuoi farci nomi?
Assolutamente no, vi lascio la curiosità.
-
Vedo che molti ti associano a Diletta Leotta,
forse perché sei bella, bionda e parli di calcio. Come vivi questa cosa?
In realtà non
la vivo affatto. Leggo ogni tanto commenti che mi fanno sorridere, e ho giocato
anche sul nome dei miei programmi: è stata un’idea di Lino D’Angiò in verità.
Ma abbiamo personalità e percorsi talmente diversi che il confronto credo non possa
esserci. Io nel mio piccolo mi diverto a essere Delia e basta, sempre me stessa
e non saprei essere diversa. Ma faccio un caro saluto e un in bocca al lupo a
Diletta.
-
Quando potremo rivederti invece in Tv, su reti
nazionali e regionali?
Per ora
continuo con Delietta Home, aspettando di capire, come tanti altri lavoratori
di altri settori, cosa succederà nei prossimi giorni. Sicuramente ci
rimboccheremo le maniche: seguitemi e prossimamente ne saprete di più.
Delia, grazie
per il tuo tempo e per la tua allegria e positività. Ti seguiremo certamente.
Di Delia Paciello ce n’è una sola.